In questa toccante testimonianza, Roberta condivide la sua esperienza di vita, segnata da momenti di profonda angoscia ma anche da straordinarie rinascite. Attraverso le sue parole, ci racconta come la fede e l’intercessione di Maria Mediatrice Dispensatrice l’abbiano sostenuta nei momenti più bui, offrendole conforto e speranza. Dalla nascita prematura della sua seconda figlia alla malattia della madre, Roberta ci mostra come la forza della fede possa trasformare la fragilità della vita in un percorso di resilienza e amore.
Buongiorno, mi chiamo Roberta. Frequento questo luogo da esattamente 25 anni, da quando, nel luglio del 1998, vi sono arrivata in compagnia del mio fidanzato Roberto, che in seguito è diventato mio marito. In questi 25 anni, ho ricevuto numerose grazie e aiuti da Maria Mediatrice Dispensatrice. Tuttavia, vorrei raccontare i due eventi più significativi della mia vita, in cui ho ricevuto due grandissimi aiuti: uno in occasione della nascita della mia seconda figlia e l’altro durante la malattia di mia madre.
Sono particolarmente lieta di rendere questa testimonianza in questo preciso luogo, accanto alla fonte dell’acqua benedetta, dove ho cercato conforto presso il signor Luigi. Questo è avvenuto quando, in seguito ad un’ecografia di controllo, è stato diagnosticato che la mia bambina presentava delle malformazioni che necessitavano di ulteriori indagini tramite un’amniocentesi. C’era anche la possibilità di dover interrompere la gravidanza.
Ero disperata, poiché l’amore che una madre prova per un figlio, anche se non ancora nato, è un sentimento fortissimo. Luigi mi ha subito tranquillizzata, dicendomi che non vedeva nulla di tutto ciò. Secondo lui, la bambina era forse un po’ piccola, ma perfettamente normale. Nonostante ciò, il giorno successivo era già stata programmata l’amniocentesi, un esame che comporta dei rischi.
Dopo l’esame, sono tornata a casa e, dopo 15-20 giorni, abbiamo ricevuto i risultati. La mappa cromosomica smentiva tutto quello che era stato detto dai medici in occasione dell’ecografia: a livello di DNA, la bambina non presentava anomalie. Tuttavia, l’esame aveva probabilmente lesionato le membrane. Dopo qualche settimana, sono stata costretta ad un ricovero d’urgenza a causa del rischio di un parto prematuro immediato.
La bambina era ancora molto piccola e le possibilità di sopravvivenza erano veramente poche. Mio marito ha immediatamente chiamato Luigi e la situazione si è normalizzata. Ho potuto portare avanti la gravidanza, pur sempre in ospedale, per altre due settimane. Questo è stato di grande aiuto, perché quando la bambina è nata, sebbene fosse ancora molto prematura e pesasse meno di un chilo, aveva sicuramente maggiori probabilità di superare questo momento difficile.
Prima che la bambina venisse dimessa dall’ospedale, dove è stata trattenuta per oltre due mesi dopo la nascita, Luigi mi disse: “Vedrai come sarà bella”. Adesso, questa bambina ha esattamente 20 anni e tra pochissimi giorni compirà 20 anni. Vent’anni fa, in questo momento, ero in ospedale, tormentata dai pensieri e dalle preoccupazioni, ma le rassicurazioni di Luigi mi arrivavano sempre tramite mio marito. Nonostante tutto quello che ha passato, questa ragazza è molto forte spiritualmente e ci ha dato, e continua a darci, tante soddisfazioni.
La seconda testimonianza che voglio condividere riguarda la malattia di mia madre. Mia madre è stata ricoverata per una setticemia nel 2006 e anche in quel momento la situazione sembrava disperata. Ho chiamato Luigi, che mi ha assicurato le sue preghiere e mi ha consigliato in quale ospedale portarla, poiché in quel momento dovevamo prendere delle decisioni importanti. Mia madre è stata curata nel migliore dei modi ed è sopravvissuta. Tuttavia, questa setticemia aveva un’origine che doveva essere affrontata.
Nonostante io sapessi, grazie a Luigi, cosa causava a mia madre lo sviluppo continuo di queste infezioni, i medici non hanno ritenuto di procedere con l’intervento che avrebbe rimosso la causa. L’hanno sottoposta per anni a terapia antibiotica, che non ha fatto altro che continuare a peggiorare la sua funzionalità renale. Questo l’ha portata ad entrare in dialisi nel 2015. Si sono poi susseguiti una serie di ricoveri, il più devastante dei quali è stato alla fine del 2016 e all’inizio del 2017.
Ho le prove, perché ho i referti, secondo i quali mia madre era in fase terminale. Anche in quell’occasione ho chiamato Luigi, dicendogli che i dottori ci consigliavano un ricovero in ospedale interrompendo la dialisi, il che avrebbe significato pochi giorni di vita per mia madre. Tuttavia, gli ho detto che non volevo fare questo, volevo portarla a casa. Lui mi ha detto che era la cosa giusta da fare e di provare a portarla a casa. Non è stato facile convincere i medici, ma siamo riusciti a portare a casa mia madre, nonostante la diagnosi di fine vita a gennaio 2017. Mia madre è morta a gennaio 2019.
Non sono stati solo due anni di disperazione. Sì, in quegli anni lei aveva bisogno di essere assistita in molte cose della sua vita, ma sono stati anche due anni di gioie, di baci, di abbracci, di amore. Ho voluto condividere queste due testimonianze perché la vita può essere fragile, ma la Madonna non ci abbandona e ci dà le grazie al momento opportuno. Luigi non ha mai fatto mancare il suo conforto fraterno. Pur essendo umani e avendo i nostri momenti di scoraggiamento, lui è sempre disponibile con la sua parola e con i doni speciali che ha, per non farci cedere alla tentazione della disperazione. Questo è quanto mi sento di dire.