Ferdinando: “Mio figlio Mattia è stato operato due volte. I medici ci dissero che il caso era molto raro e che dovevamo rivolgerci ad un altro ospedale. Avevamo due opzioni: il San Raffaele a Milano o una clinica privata a Zurigo. L’ultima operazione era stata effettuata 20 giorni prima. Essere padre in questa situazione non è stato facile.Luigi è venuto a trovarci e mi ha detto: ‘Non preoccuparti, tutto andrà bene. Non sarà il dodicesimo, ma il tredicesimo.’ Non capivo cosa intendesse fino a quando non abbiamo portato Mattia all’ospedale di Milano. Lì, il tredicesimo chirurgo intervento durante la lunga operazione, il primario, è riuscito a operare mio figlio con successo. Questa esperienza mi ha fatto riflettere su molte cose, anche se non sono un credente praticante.”
Mattia: “Tre anni e mezzo fa, durante un allenamento di calcio, il mio cuore ha iniziato a battere molto velocemente. È stato difficile per me e per la mia famiglia. Ho subito tre interventi chirurgici e solo il quarto è stato un successo. Questa esperienza mi ha insegnato a imparare dalle difficoltà. Ho solo 23 anni, ma ho capito l’importanza di questa lezione. Non sono un credente praticante, ma queste esperienze mi hanno fatto riflettere.
Fino all’ultimo respiro, ringrazio la famiglia e ringraziamo voi che portate a casa un ricordo, un esempio e un motivo per affrontare la vita con un sorriso e con un raggio di luce nella fede, attraverso il nostro angelo custode e la Madonna, verso suo figlio Gesù. Grazie per averci ascoltato.”