Luigi racconta:
“Io stamattina alle 11.15 passo di qui come al solito, vado verso il pollaio e come la saluto, che succede, la vedo completamente, il volto, mi sono un po’ spaventato, quando sono andato sui gradini ho trovato gli occhi della statua più grandi, le labbra… ha perso la fisionomia della statua, sembra una cosa vivente, cioè molto più rilassata, leggermente sorridente. È venuto Ale, l’ho chiamato, vieni a vedere, che magari io abbia dei grilli per la testa, non so, mi immagino delle cose, viene fotografa e dice no, è proprio vero. Dopo chiamo mia moglie, viene su, passa un altro, arriva Stefania, ho detto guardate perché io non vorrei essere un visionario, è comunque completamente diversa, sembra che dalle spalle in su o dalle spalle in giù il corpo sia di un altro, cioè quella in giù è una statua, quella in su sembra che sia vivente, è cambiata completamente, leggermente sorridente, poi un bianco refrattario che luccica, non c’è un’ombra nel suo volto, è tutta luce, io quello che posso dire è questo qua.”
“ Sembra Vivente, non c’è un’ombra nel Suo volto, è tutta luce ”
Sabato 15 aprile 2023, giorno precedente la domenica “in albis”, alla collina di San Polo è avvenuto un altro fatto straordinario.
Il primo ad accorgersene è stato proprio Luigi Mangiarini. Alle ore 11,15 il signor Mangiarini stava passando davanti al Capitello della Madonna e un attimo prima di girarsi per salutarla, come di consuetudine, sente la Sua voce che gli dice: “Non ti sei accorto? Non mi vedi?”.
A queste parole, Luigi, preso di sorpresa, quasi da spavento, fa un balzo indietro, alza il capo e rimane senza parole di fronte a ciò che vede: il volto della Madonna era bianco e luminoso, diverso dal resto della statua.
Luigi nota che anche i lineamenti del volto sono cambiati.
Racconta: “È più giovane, come una fanciulla di quindici, sedici anni; prima il Suo volto era più da donna, più maturo. È tornata giovane come quando l’ho vista la prima volta, in Francia (nella VISIONE avvenuta nella Cattedrale di Lione a Notre dame de Fourvière quando Luigi aveva diciassette anni).
La Sua espressione è di gioia, i Suoi occhi sono più grandi, il sorriso è diverso, il volto più tondo, mentre prima la forma era più allungata (come si può vedere dalle immagini).
Questo segno non è visibile solo a Luigi, ma a tutti e permane anche la notte. È evidente che il Suo viso non è stato pulito in quanto si possono notare sul volto delle impurità, dovute agli insetti. Inoltre, i due solchi scavati come da ipotetiche lacrime che partono da entrambi gli occhi e scendono uno lungo la guancia esterna destra e l’altro verso l’interno della guancia sinistra, sono marroni, quasi sporchi come di polvere.
Una luce bianca illumina il Suo volto e sembra provenire, non dall’esterno, come potrebbe fare un riflettore, bensì dall’interno. Questa luce si irradia principalmente dal volto e dal collo, ma nei giorni successivi si è estesa verso il petto, scendendo su parte dell’abito.
Anche alcuni scultori che conoscevano l’opera originale, accorsi su richiesta di Luigi, confermavano le diversità rilevate.
Un segno forte, importante, di cui Luigi Mangiarini, rivela il motivo: “La Madonna è contenta che da oltre due anni a questa parte stiamo recitando l’Ave Maria come lei mi ha suggerito di fare nella prima apparizione” (19 maggio 1987).
“Ave Maria piena di grazia, Madre Immacolata, il Signore è con te…”
Questa Ave Maria è stata esposta di fianco al capitello di Maria Mediatrice e Dispensatrice di Grazia nel 1999 e benedetta da sua Eccellenza Mons. Andrea Veggio nel 2002, in occasione della sua prima visita alla fondazione.
Aggiunge Luigi: “Dentro di me ho sempre recitato questa Ave Maria, ma ho sempre avuto timore, vergogna a farla recitare agli altri, anche se ho sempre avuto il desiderio di farla conoscere”.
Nel mio intimo, da quando abbiamo iniziato a recitare l’Ave Maria in questo modo, ho sempre tenuto d’occhio l’immagine della Madonna per cogliere in Lei un segno della Sua approvazione e del Suo perdono per aver atteso tanto tempo.
La titubanza dell’inizio si è trasformata in consuetudine, al punto che avevo scordato ciò che Le avevo chiesto, perché era diventata per me come una cosa normale recitarla così.
La consuetudine è diventata realtà assodata, con il Suo segno e il Suo richiamo che Lei mi ha rivolto è come se io non avessi voluto riconoscere il cambiamento nell’arco del tempo.
Senza che ce ne siamo resi conto abbiamo dato avvio ad un cambiamento e parallelamente il Suo volto, di tanto in tanto, sembrava cambiare, ma non al punto di attirare la dovuta attenzione, solo fino al momento del richiamo:
“Non mi vedi? Non ti sei accorto?”
Lei ha voluto mettermi alla prova e aspettare, come il periodo dall’ 87 all’ultima Apparizione del 18 ottobre 1999 in cui chiedevo conferma se quello che avevo fatto era la Sua volontà, chiedevo se Lei fosse contenta.
Abbiamo notato, in concomitanza a questo fatto, un afflusso maggiore di persone a questo luogo.
Molte persone riferisco che, recitando proprio la lode alla Madonna, vengono appagate interiormente con un senso di gioia.