La Fondazione si propone di operare nei settori della beneficienza e dell’assistenza sociale e socio-sanitaria a favore di persone in condizione di svantaggio fisico, psichico, economico, sociale e familiare in Italia e all’estero.
Dal 2012 la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento da parte del Governo del Burkina Faso. Dal 2009 è già presente e operante in Africa nel villaggio di Sakou Mossi, Comune di Kongoussi, Provincia di Bam.
Sakou è una zona rurale del Burkina Faso,uno dei paesi più poveri al mondo, composta da vari villaggi di capanne, situato nella savana a 120km a nord della Capitale Ouagadougou, ai limiti del deserto del Sahel, dove mancano acqua, luce, generi di prima necessità, assistenza medico-infermieristica e materiale sanitario e parasanitario.
Nel mese di agosto 2009, siamo stati in Burkina Faso, a Sakou, e abbiamo visto da vicino le tante problematiche dovute alla perenne carenza d’acqua.
La necessità di una ritenuta d’acqua per raccogliere l’acqua piovana.
Pozzo di Sakou
L’ acqua è una risorsa primaria così poco disponibile in Africa ma estremamente necessaria, la cui importanza è stata raffigurata in un monumento – simbolo dell’acqua – posto al centro della piazza che ci accoglie entrando nella città di Kongussi, l’ultima, prima di inoltrarci per la strada sterrata che ci porta ai villaggi.
Il nostro desiderio è realizzare una ritenuta d’acqua per raccogliere l’acqua piovana nei due mesi della stagione delle piogge e renderla disponibile negli dieci mesi di siccità.
L’arrivo dell’acqua permetterebbe anche ai villaggi circostanti di usufruire di questo bene prezioso, permettendo ai tanti bambini e non solo, l’inizio di una vita dignitosa, favorendo coltivazioni e allevamenti e quindi il miglioramento dell’alimentazione.
Tutto questo sarebbe ancor più attuabile grazie alla presenza di un pozzo di acqua potabile.
Luigi Mangiarini con Fr. Albert e i bambini del villaggio di Sakou
Per questo siamo a chiedervi un contributo che ne permetta la realizzazione.
Nel Villaggio di Sakou abbiamo piantato circa 1000 alberi di Mango ( purtroppo il 30% di questi si sono seccati), ma con il vostro aiuto continueremo a sostenere il progetto in quanto il frutto dell’albero è un NUTRIMENTO molto prezioso per la popolazione del Villaggio di Sakou.
Le nostre speranze di aiuto si rafforzerebbero con il Progetto Pozzo con acqua potabile.
Oggi l’ unica acqua disponibile è quella piovana che si raccoglie in grosse pozzanghere fangose, dal colore della terra argillosa, dove i bambini vanno a fare il bagno e le donne vanno a lavare i loro poveri indumenti con il rischio di ammalarsi di malaria.
Oppure, quella attinta dalle donne nei piccoli pozzi scavati dalla mano dell’uomo, dove l’acqua è sporca e malsana e quindi causa di importanti malattie come il tifo.
Scavare a mano questi pozzi è molto pericoloso, in quanto i ragazzi che si calano al loro interno vengono spesso sepolti dai cedimenti delle pareti di terreno, rimanendone vittime.
Vorremmo fermare queste morti scavando un pozzo con gli strumenti adeguati.
L’acqua potabile migliorerebbe l’idratazione e l’alimentazione della popolazione dei villaggi. Attualmente il principale se non l’unico sostentamento è rappresentato dalla farina di miglio, una proteina vegetale, bollita nell’acqua.
La disperazione e la miseria della popolazione causata dalla siccità e la richiesta di aiuti alimentari e igienici.
Nel nostro ultimo viaggio in agosto 2017 abbiamo potuto constatare la disperazione e la miseria in cui vive la popolazione, soprattutto a seguito di una fortissima siccità e carestia che ha colpito il paese e che dura ormai da più di un anno.
Il nostro rappresentante, fratel Albert Sawadogo, ci sollecita aiuti alimentari e igienici.
Grazie al pozzo, dotato anche di un motore, al centro dei villaggi, le donne e i bambini non sarebbero più costretti a fare interminabili chilometri sotto il sole per un misero approvvigionamento portando pesanti taniche sul capo.
L’acqua potrebbe altresì essere imbustata grazie ad uno speciale macchinario ed essere così distribuita.
La presenza dell’ acqua è fattore indispensabile per poter dare avvio anche alle prime cure igienico-sanitarie.
Inoltre la presenza costante dell’acqua permetterebbe agli uomini del villaggio di poter costruire altre abitazioni di capanne, unico riparo, senza dover aspettare la pioggia per impastare la terra e quindi modellare i piccoli mattoni di cui sono fatte.
Simbolo dell’acqua al centro della città di Kongoussi
C’ è un proverbio in Bourkina Faso:
“Con una mano sola non si può raccogliere la farina”.
Significa che per fare qualcosa di importante unire le forze è fondamentale.
Grazie.
F.to Il Presidente
Dr. Luigi Mangiarin